PARTONO I LAVORI DELLA PROVINCIA DI AREZZO PER IL RIPRISTINO DELLA VIABILITA' ALTERNATIVA ALL'ITINERARIO SS3 BIS TRA PIEVE SANTO STEFANO NORD E CANILI PER IL LOTTO 1 STRALCIO 1

Pubblicato il 8 maggio 2025 • Opere , Viabilità

Il Presidente della Provincia di Arezzo Alessandro Polcri, mercoledi 7 maggio ha illustrato i lavori legati al ripristino della funzionalità della viabilità alternativa all’itinerario SS 3 bis tra Pieve Santo Stefano nord e Canili, sul tratto di 1,2 km a nord di Valsavignone. Presenti alla conferenza stampa che si è svolta, per le previsioni meteo avverse, presso il Teatro Comunale nel Palazzo Comunale di Pieve Santo Stefano, il Prefetto di Arezzo Dr. Clemente di Nuzzo, il Sindaco del Comune di Pieve Santo Stefano Claudio Marcelli, il Sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti, ed in rappresentanza della Provincia di Forlì Cesena il Sindaco di Bagno di Romagna Enrico Spighi e il Sindaco di Verghereto Enrico Salvi.

Il Presidente della Provincia di Arezzo Alessandro Polcri dichiara:

E’ la concretizzazione di un percorso di ampio respiro che punta a risolvere le criticità di un’importante arteria della Valtiberina di collegamento tra l’uscita della E45 a Pieve Santo Stefano Nord, ed il confine con la vicina Emilia Romagna e di tutto il Centro Italia, dando risposte serie e credibili ai cittadini e utenti. Oggi posso affermare con soddisfazione, che lo scorso lunedì la Provincia di Arezzo ha avviato i lavori per il ripristino della funzionalità della viabilità alternativa all’itinerario SS 3 bis tra Pieve Santo Stefano nord e Canili per il lotto 1 stralcio 1, per un importo complessivo di € 2.046.075,09 oltre IVA. Un impegno preciso affrontato con spirito unitario, per valorizzare il nostro patrimonio viario, nodo strategico per l’economia di un territorio, di un mondo che lavora, che si muove nella sua quotidianità. Dunque un intervento urgente, necessario per rimettere in sicurezza la viabilità, compromessa, da una serie di molteplici fattori, che vanno dalle avverse condizioni atmosferiche che si sono succedute negli anni, ad una serie di movimenti franosi e cedimenti di muri di sostegno lungo la sede stradale, chevavevano imposto una chiusura al traffico del tratto. Gli obiettivi si raggiungono ascoltando le comunità, confrontandosi con i problemi, vivendo il territorio, e mettendo in campo tutte le opportunità di cui si dispone per evitare ogni forma di isolamento di questi luoghi per favorire gli spostamenti. Un intervento questo, finalizzato alla realizzazione dei lavori sulla porzione del tracciato che va dal Km 7+000 al Km 8+185, che inizia dalla frazione di Valsavignone nel Comune di Pieve Santo Stefano e prosegue verso il confine regionale e che fa parte di un Piano degli interventi di 39 milioni per opere, la cui realizzazione è prevista secondo una scansione temporale ed economica in più lotti. Con questo Piano degli Interventi si prevede un insieme sistematico di interventi diffusi lungo i 13 Km della ex Strada Statale 3-bis Tiberina , che dopo il suo ripristino, sarà di nuovo una strada da percorrere in sicurezza e potrà costituire una valida alternativa viabile per una parte di traffico della E45 in caso di chiusura. Il percorso finalizzato al ripristino della ex Strada Statale 3-bis “Tiberina”, parte da un accordo firmato a fine anno 2022, tra il Comune di Pieve Santo Stefano e le Province di Arezzo e di Forlì-Cesena per la realizzazione di opere finalizzate alla sistemazione della ex Strada Statale 3-bis “Tiberina”, dove la Provincia di Arezzo viene individuata come soggetto attuatore degli interventi. Nell’aprile 2023 la Provincia di Arezzo ha trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il Piano degli Interventi di cui sopra. Un’opera attenzionata dalla Provincia di Arezzo, per questo stiamo lavorando per individuare ogni linea di finanziamento possibile e utilizzare al meglio le risorse di cui disponiamo con un monitoraggio costante, qui, ma anche su tutto il territorio provinciale. Ed è una dimostrazione che, con il Decreto n. 240 del 22/09/2023, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha assegnato un primo finanziamento pari a 5 milioni. L’importo dei 5 milioni, suddiviso per € 4.560.000,00 destinati ai “Lavori di ripristino della funzionalità della viabilità alternativa all’itinerario SS 3 Bis tra Pieve Santo Stefano Nord e Canili – lotto 1 stralcio 1 per l’esecuzione dei lavori sul tratto di 1,2 km a nord di Valsavignone” e € 440.000,00 per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica (lotto 1 stralcio 2) relativo ai lavori del restante tratto fino al confine regionale, avente una lunghezza di circa 3,8 km. Gli interventi previsti, oggetto dei lavori in corso, nello specifico mirano dunque, in primis, al ripristino delle condizioni di equilibrio del versante, mediante la posa in opera di paratie di pali e alla regimazione delle acque superficiali con la profilatura dei fossi di guardia sul lato di monte della strada e la realizzazione di canalette di raccolta delle acque, posizionate dietro le opere strutturali, nonché al ripristino delle viabilità della strada mediante opere strutturali laddove si è manifestato un cedimento del substrato o frane, e opere accessorie lungo il tratto oggetto di intervento. Inoltre è prevista la posa in opera di barriere di sicurezza nelle zone dove le scarpate esistenti presentano un’ altezza dal piano di campagna superiore ad un metro. I lavori avranno una durata di 176 giorni, pertanto l’ultimazione è prevista entro il 27 ottobre 2025.”

Il Prefetto Clemente Di Nuzzo dichiara: L’apertura del cantiere per il ripristino della ex S.S. 3 bis Tiberina è un importante risultato per restituire alla circolazione stradale una via alternativa alla E45, che tornerà utile in caso di blocchi del traffico sull’arteria nazionale. Inoltre viene ripristinata una via utile al traffico locale e intercomunale. Un grazie va al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’attenzione che ha riservato a questa importante opera disponendo adeguate risorse. La Prefettura, nell’ambito del suo Tavolo permanente sui trasporti, seguirà l’evoluzione dei lavori per affrontare e risolvere ogni eventuale problematica che si frapponesse al completamento dei lavori”.

Il Sindaco del Comune di Pieve Santo Stefano Claudio Marcelli dichiara:

“Voglio esprimere grande soddisfazione per la visita del Prefetto di Arezzo, Dott. Di Nuzzo, nel nostro Comune. Questa visita, in occasione dell’inizio dei lavori per il ripristino del vecchio tracciato della ExTib3Bis, abbandonato da oltre 20 anni, rappresenta e mette il sigillo al grande lavoro svolto in questi ultimi anni dagli Enti locali: Comune di Pieve S. Stefano, Comuni che sono percorsi dalla E45 sia Romagnoli che Toscani e Umbri, dalle Province di Arezzo e Forlì-Cesena e da tante altre persone che abbiamo incontrato nel lungo cammino fatto per raggiungere questo obiettivo. Appena insediato in Arezzo il Dott. Di Nuzzo ha subito percepito l’urgenza e la necessità di accelerare l’inizio dei lavori trovando gli Enti coinvolti, Provincia e Comune, pienamente consapevoli e pronti. L’inizio dei lavori al primo lotto, ricordiamo finanziati con il DDL 246 del Luglio 2022 per 5 milioni, con la sua veloce esecuzione sono propedeutici per la richiesta al Ministero dei Lavori Pubblici dei finanziamenti successivi per completare il totale ripristino e togliere definitivamente il rischio isolamento dei nostri territori. Oggi si realizza una parte del sogno, che come Sindaco sin dal mio insediamento ho percorso, per ridare dignità alla comunità di Pieve lesa con l’abbandono dell’arteria stradale avvenuta 25 anni fa.”

Il Sindaco del Comune di Bagno di Romagna Enrico Spighi in rappresentanza del Presidente della Provincia di Cesena – Forli dichiara:

“Mi torna alla mente il 2019, anno in cui vivemmo un momento durissimo: la chiusura improvvisa del viadotto Puleto sulla E45 divise letteralmente in due l’Italia centrale. Le nostre comunità hanno affrontato danni economici ingenti e difficoltà enormi nei collegamenti tra Romagna e Toscana. È un ricordo ancora vivo e doloroso, che ci ha fatto comprendere quanto siano vitali le vie di comunicazione per il lavoro, per la vita quotidiana, per l’identità stessa dei nostri territori. Oggi, il ripristino della viabilità alternativa, chiusa da oltre vent’anni, rappresenta un segnale di grande speranza. Non è solo una questione di sicurezza e funzionalità: è un’opportunità strategica per garantire continuità anche in caso di emergenze future. Ma è soprattutto un passo importante per valorizzare i nostri territorio, in particolare per quel turismo lento e sostenibile, come il cicloturismo, che qui trova una cornice ideale. Questo tratto di strada è molto più di un’infrastruttura: è un ponte tra la Romagna e la Toscana, tra storie, culture e paesaggi che hanno tanto da offrire. Siamo quindi contenti che torni a vivere, a unire, a raccontare.”