Risposta al comunicato del 19 giugno in relazione all’emergenza idrogeologica del territorio dell’Unione dei Comuni della Romagna forlivese
RISPOSTA AL COMUNICATO DEL 19 GIUGNO IN RELAZIONE ALL'EMERGENZA IDROGEOLOGICA DEL TERRITORIO DELL'UNIONE DEI COMUNI DELLA ROMAGNA FORLIVESE
“La vostra grave preoccupazione è la mia preoccupazione – dichiara Enzo Lattuca Presidente della Provincia - Sono ben consapevole di come l’alluvione ha ferito l’appennino romagnolo, le comunità che lo abitano e le imprese che sulle colline svolgono la propria attività.
Dal 2 maggio scorso, incessantemente, la Provincia con i suoi tecnici e operatori sta lavorando in somma urgenza per mettere in sicurezza le persone e non lasciare i cittadini isolati, aprendo strade e costruendo viabilità alternative.
Il bilancio per il territorio è molto pesante. La stima consegnata dalla Regione al Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio venerdì scorso censisce in provincia di Forlì-Cesena 1.694 interventi urgenti, per una spesa di oltre 761 milioni di euro, finalizzati al ripristino dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, avviati o da avviare nei prossimi mesi.
Per quanto ci riguarda, solo gli smottamenti e le frane su strade di competenza provinciale sono circa 500, in un quadro ancora in evoluzione.
Ad oggi come Provincia abbiamo anticipato più di 4 milioni di euro (risorse non a bilancio) per gli interventi urgenti di ripristino della funzionalità delle strade valutati strategici in accordo con i Comuni.
Siamo di fronte a problemi molto seri che dobbiamo risolvere in fretta, mettendo le basi della ricostruzione prima della stagione autunnale, per non mettere ulteriormente a rischio il nostro territorio.
Abbiamo subito aperto dei cantieri, ma i fondi sono già finiti. Stiamo continuando ad intervenire sulle strade, ma senza alcuna copertura finanziaria i lavori tra poco inevitabilmente si fermeranno.
Degli 8 miliardi e 800 milioni di euro di danni che sono stati quantificati in tutta la Regione, ne chiediamo al Governo urgentemente 1,8, legati agli interventi già eseguiti e a quelli in corso che non possono essere rinviati.
Per questo è importante che quanto prima il Governo emani il decreto sull’alluvione, a copertura degli interventi di somma urgenza, e nomini un commissario. Non possiamo fermarci, perché dobbiamo dare risposte a chi vive e lavora qui, perché nessuno si senta solo o abbandonato.”